Viaggio in Marocco con i bambini

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Rabat | Marocco

Camminare fianco a fianco con le fiabesche mura di Marrakech o sui monti dell’Atlante, nuotare nelle acque dell’Atlantico o passeggiare a dorso di cammello tra le dune del deserto del Sahara, perdersi nei colori vorticosi dei souq e non riuscire a staccare gli occhi dagli incantatori di serpenti. Il Marocco ha tutto il sapore di una vacanza con i bambini al seguito nel segno dell’avventura. Diverso in ogni stagione, è il Paese dei grandi sogni e delle migliori tradizioni dell’Oriente, di incontri e di sapori, di mare, deserto e montagna, di ospitalità e di irresistibili prime colazioni per bambini, a base di succhi di frutta, omelette, frittelle e paste dolci. Ma soprattutto di sorprese per chi ha la curiosità di avventurarsi oltre le solite rotte per scoprire la sua vera natura.

Tra Asterix e Cleopatra e il Gladiatore

Se le escursioni a dorso di cammello fra le dune di M’Hamid e Merzouga sono una tappa pressoché obbligatoria perché poi è difficile sottrarsi dalle tante offerte e proposte, un’opportunità in più per conoscere la magia del deserto è la visita degli studi cinematografici di Ouarzazate, alle soglie del deserto, per vedere set di film come Asterix e Cleopatra e Il Gladiatore. Le fortificazioni di un’altra epoca, le ombre delle palme che poltriscono al sole e l’acqua delle gole che scorre lentamente fanno di questi luoghi uno scenario da sempre sognato dai più grandi registi al mondo. Ouarzazate li custodisce come un’eredità che sfida il tempo. Nel suo souq, datteri, rose, spezie, salvia ed henné (quest’ultimi attirano i bambini ma proprio per loro sono sconsigliati) convivono con ceramiche berbere, oggetti scolpiti in pietra e tappeti di Taznakht. E qui i più piccoli possono trovare bellissimi giochi di legno, come scacchi, dama e domino.

A Merzouga le dune tanto attese appaiono come spazi infiniti consegnati al sole e al vento. Di volta in volta rosa, ocra poi rossastre a seconda del sole abbagliante, catturano sempre lo sguardo. Lontano dalle lancette del tempo e dai vincoli dello spazio, da soli di fronte al silenzio e alla purezza, Merzouga conquista tutti.

 Finché poi, un po’ accaldati arriva il momento di un bel tuffo nell’Oceano Atlantico dalle spiagge intorno a Rabat e Salé, ad Agadir o a Essaouira, ai piedi dei bastioni della città. Dopo una nuotata rinfrescante, meglio asciugarsi in fretta e non perdere tempo perché il Parque Marítimo del Mediterráneo ovvero il Parco dei divertimenti di Ceuta, enclave spagnola sulle sponde del Mediterraneo, promette meraviglie.

Incantatori di serpenti, fachiri e addestratori di scimmie

L’anima del Marocco è quella dell’incessante mormorio, delle bottegucce poste l’una di fianco all’altra, dell’odore di cibo cotto e di spezie, del lento procedere dei compratori e dei curiosi che faticano a farsi largo. I bambini in vacanza in Marocco amano piazza Djemaa el-Fna a Marrakech con i suoi incantatori di serpenti, addestratori di scimmie e fachiri. Ma anche fare un giro in carrozza trainata da cavalli intorno alle mura cittadine o a piedi nella medina immutata da mille anni. Ogni strada e ogni vicolo hanno la loro specialità e radunano la gente di un solo mestiere: qui i tessitori mentre dal retrobottega si scorgono le spole correre sul telaio, là i ciabattini che battono i loro piedi sul ferro, più lontano i sellai che fanno andare la lesina e i falegnami che torniscono i piedi degli sgabelli.

E se Voulubilis è il sito archeologico romano per eccellenza dove ammirare bellissimi mosaici, la città fortificata (ksar) di Aït-Ben-Haddou e la kasbah della dinastia Glaoui di Telouet, oggi in rovina ma in grado di competere faccia a faccia con il Palais de Mahia di Marrakech, sono altre tappe di un’avventura senza tempo da vivere in famiglia. E poi ci sono le città imperiali, impossibili da dimenticare. Incantevoli dimore, madrase maestose, moschee imponenti, palazzi fiabeschi proteggono l’anima delle loro vecchie pietre. Rabat, Meknès, Fès e Marrakech sono un’ode alla gloriosa storia del Regno e testimonianza di diverse civiltà e culture. Città perfettamente conservate che anche il più piccolo recesso tramanda un leggendario e immortale patrimonio.

Dal deserto alle montagne

Non solo mare e deserto perché un viaggio in Marocco con i bambini passa anche dalle valli del Draa e di Aït Bougomez con i villaggi berberi, dalle gole di Todra, dai paesaggi lunari dell’Anti Atlante, dalle cascate di Puzoud e dalla Foresta dei Cedri. Una breve escursione a dorso d’asino attraverso le valli e i villaggi del Medio Atlante è un’altra esperienza molto richiesta soprattutto dai bambini.

Ambasciatore d’arte, il Marocco è una terra feconda di manifestazioni artistiche di tutti i generi e di gallerie d’arte, di centri culturali e di spazi dedicati a creativi eccezionali. Culla di musica nobile, il Regno rivendica una eredità musicale che è l’orgoglio dei suoi abitanti. Tra musica andalusa, gnawa, amazigh, chaabi e mahoun, ognuno trova certamente le melodie e il ritmo più adatti.

C’è anche il Marocco al profumo di rosa

Così come il Marocco presenta la doppia possibilità deserto-mare, c’è il Marocco degli aromi di tè alla menta e delle spezie del tajine, dell’odore polveroso ma familiare dei tappeti e del profumo stuzzicante del pane cotto sotto la sabbia del deserto del Sahara. E c’è il Marocco fiorito, quello che odora di rose, quello che se ci vai una volta ti porti dietro la malia del profumo fino a casa. Siamo nella Valle delle Rose, ai piedi dell’Alto Atlante, nel sud del Paese. In questo labirinto di valli e gole c’è un fiume, l’Asif M’Goun, che irriga un fazzoletto di terra scaldato dal sole dove germoglia la rosa damascena. Una vera e propria vie en rose, bella e funzionale. Come non abbandonarsi totalmente a questo paesaggio da fiabe? Come può un bambino resistere alla tentazione di portare a casa un solo petalo di rosa nell’illusione che possa durare per sempre? Nessun genitore impedirebbe di coltivare questa dolce illusione.

L’essenza dei profumi delle rose viene venduta ai mastri profumieri francesi, ma solo dopo aver un’attenta procedura: le rose si raccolgono solo all’alba perché il sole ne diminuisce la resa olfattiva, e i boccioli e i petali sono essiccati sui tetti di terra delle case marocchine. La Valle delle Rose è tutte le volte in grado di nutrire gli occhi di bellezza, grazie agli inimitabili mosaici di argilla rosa e ocra. In tutti i piccoli villaggi il tempo sembra immobile: i lavori dei campi, l’assenza di meccanizzazione, i costumi tradizionali, le abitazioni di mattoni crudi. La vita scorre al ritmo delle stagioni, anche con un viaggio in Marocco con i bambini. Non ci sono orologi, c’è solo un tempo colorato e, qualunque sia l’età, si avverte il desiderio di restare quanto più è possibile completamente immersi nel suo profumo.

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