Così vicini ma così diversi. Perché se il resto dell’India è frenetico, la regione del Kerala è il regno della pace, ideale per organizzare una vacanza in Kerala a misura di famiglia e bambini. Si rimane perciò sorpresi dallo scoprire come basti mettere piede in questo stretto lembo di terra per avere la sensazione di trovarsi in un regno nel regno, nel nucleo di un mondo.
Ci sono allora 600 chilometri di coste e spiagge affacciate sul Mare Arabico tra cui scegliere di trascorrere la propria vacanza. Una fitta rete di laghi e lagune salmastre (backwaters) da esplorare con mini crociere giornaliere o magari mettendosi alla guida di una elegante houseboat da Alappuzha, Kollam o Kottayam. La vista delle piantagioni di tè e spezie invita a rallentare il passo. E se le processioni di elefanti selvatici nel Wayanad, lo svolazzamento degli uccelli esotici e gli avvistamenti delle tigri accendono la fantasia dei più piccoli, le esibizioni di kathakali, le feste nei templi e le regate di snakeboat catturano l’attenzione e rapiscono il cuore.
Il bagno al mare all’ombra del faro
Rilassarsi e giocare sulla spiaggia a Kovalam è forse la prima delle attività nell’agenda di quei genitori che decidono di trascorrere una vacanza in Kerala a misura di famiglia. Lighthouse Beach è la spiaggia principale, turistica al 100% e dunque debitamente attrezzata con alberghi e ristoranti. Come si riconosce? Dal faro a strisce all’estremità meridionale della spiaggia. Non è bello solo da vedere, ma anche utile per vedere. Viene infatti concessa l’opportunità di salire la scala a chiocciola che porta fino alla cima e ammirare il panorama su tutta la costa. Da queste parti non si contano poi le strutture, piccole e grandi, che propongono massaggi e trattamenti ayurvedici, anche per bambini.
Laddove Kovalam è rassicurante con le sue spiagge pacifiche, Varkala è spettacolare nella sua posizione quasi precaria sull’orlo di una scogliera di laterite rossa. Proprio quel tratto è adesso la meta più popolare del Kerala, quello da cartoline insomma. O meglio, quello da scatti con lo smartphone.
E se le spiagge sono un po’ troppe affollate, è sempre possibile una fuga di famiglia sulla costa settentrionale del Kerala, decisamente meno turistica. Ma non per questo abbandonata a se stessa: le spiagge incontaminate e le ammalianti danze rituali theyyam iniziano infatti ad attirare qualche bagnate di troppo rispetto a pochi anni fa. La spiaggia principale è Payyambalam Beach, frequentata anche in orario serale, quando le famiglie vanno ad ammirare il panorama e per fare un bel picnic. I lunghi litorali di sabbia bianca di Bekal, Palakunnu e Udma, infine, non chiedono altro che di essere esplorati.
Tigri, macachi e ippopotami: oltre il film
I giardini zoologici di Trivandrum sono definitivamente stati consegnati alla storia. Perché è proprio osservando i sentieri ombreggiati tra boschi, laghi e foreste autoctone, dove animali come tigri, macachi e ippopotami vivono in spaziose aree, che Yann Martel ha trovato ispirazione per scrivere il romanzo Vita di Pi, poi diventato un bel film per famiglie. Ecco, una buona idea è di vedere la pellicola prima di partire, quindi visitare i giardini del Kerala e infine, tornati a casa, leggere il libro. Le parole si trasformeranno in immagini vivide e riaccenderanno quelle piacevoli sensazioni di benessere e di meraviglia che si provano solo in vacanza. L’opportunità è ghiotta affinché una vacanza in Kerala a misura di famiglia si trasformai in un’occasione di intrattenimento e di conoscenza. Tutto in uno.
Di museo in museo
Sono almeno tre i musei da visitare con i bambini in Kerala. E per tre motivi tutti differenti. Innanzitutto il Museum of History & Heritage, prezioso sia per farsi un’idea complessiva della storia e della cultura di questa porzione dell’India del sud con tanto di ricostruzioni di abitazioni tradizionali. E sia per le presentazioni audiovisive interattive capaci di solleticare la curiosità e la partecipazione dei più piccoli. Tra l’altro il museo è ospitato all’interno di un antico edificio del complesso Kerala Tourism. Nel complesso dei giardini zoologici, il Natural History Museum custodisce invece centinaia di animali e uccelli impagliati. Ma soprattutto un’interessante collezione di scheletri. Da brividi, ma neanche tanto, e sicuramente motivo di attrazione per i bambini.
Infine, i coloratissimi ambienti interni del Napier Museum valgono da soli il prezzo del biglietto. Se poi ci sono anche carri usati nei templi, una collezione di bronzi, oggetti di avorio intagliato e sculture buddhiste, ecco che l’idea della visita si trasforma in must. Tutti da conoscere con la necessaria calma: siamo in Kerala, appunto, distante anni luce dall’incessante movimento delle altre regioni indiane.
A pelo d’acqua o nelle caverne?
Varietà, varietà e ancora varietà perché il Kerala è tante cose. Alcune delle quali insolite e dunque tremendamente attraenti per i bambini. Le escursioni in barca al Periyar Lake non solo sono il modo migliore per visitare l’area protetta. Ma – ed ecco l’eccezionalità – forse l’unico per avvistare cervi, cinghiali, animali selvatici e una miriade di uccelli da saper riconoscere. Purché non ci si lasci prendere dal troppo entusiasmo con qualche grida di gioia di troppo, altrimenti tutta la fatica dell’avvistamento silenzioso diventerà allora inutile. Due consigli: la prima e l’ultima escursione sono le migliori. Per via degli orari si rivelano quelle più coincidenti con i ritmi naturali della fauna selvatica. E poi, i mesi da ottobre a marzo sono quelli più popolati: basta esserci.
L’alternativa all’acqua e alla luce del sole non possono che essere le grotte di Edakal Caves. Si trovano in una posizione isolata in cima a una collina e il pezzo forte da conquistare dopo una camminata da veri indagatori dei misteri dell’antichità, sono i petroglifi nell’anfratto superiore. Giorno più, giorno meno, gli archeologi raccontano che risalirebbero a oltre 3.000 anni fa.
Già, ma quando organizzare una vacanza in Kerala a misura di famiglia? Ogni periodo ha la sua particolarità perché quelli tra dicembre e febbraio sono i mesi perfetti per la spiaggia e le backwaters. Aprile è il mese della processione di elefanti a Thrissur mentre tra agosto e settembre, la festa di Onam (10 giorni 10 di celebrazione dell’età dell’oro del mitico re Mahabali) e le regate di snakeboat trasformano il Kerala nella regione più colorata dell’India. Forse, dopo una panoramica delle opportunità tra cielo, terra, acqua e sottosuolo, è facile capire perché il Kerala venga soprannominato il paese di Dio.
Photo credits: Department of Tourism, Government of Kerala