Valle Isarco con 50 piste è la patria dello slittino e di Peter Torrgler

Un modo soft di vivere la natura incantata d’inverno, di socializzare e stare insieme e di ridere come matti, con un pizzico di adrenalina (grazie alla velocità, ma sempre con prudenza)!

Per tutta la famiglia, bimbi piccoli compresi: per questo in Alto Adige ormai lo slittino è diventato un classico anche per i turisti (per i locals è da sempre una religione…) e rappresenta il necessario completamento della vacanza bianca. Ancora meglio quando l’attrezzo è una vera espressione dell’autenticità alto atesina, magari costruito rigorosamente in legno locale. In Valle Isarco, che dello slittino è un po’ il regno con una cinquantina di diversi tracciati, opera il ‘maestro’ Peter Torggler.

Nella sua officina a Lazfons sopra Chiusa crea sia i migliori slittini del mondo per i campioni di questa disciplina, da Patrick Pigneter a Ekaterina Lavrentjeva, ma anche quelli per famiglie e i principianti. Peter Torggler, grazie alla pluriennale esperienza acquisita con la sua carriera sportiva come slittinista e all’instancabile ricerca di nuove soluzioni tecniche, ha oggi conquistato la fiducia della quasi totalità degli atleti internazionali. Peter iniziò proprio qui, in Valle Isarco, nella cantina di casa sua, a costruire slittini da gara. Il segreto sta nei pattini (non forati dalle viti ma imbullonati internamente), nelle redini, ma ovviamente soprattutto nella struttura (in legno duro di frassino), la quale viene corredata di imbottiture per assicurare più comfort e attutire le piccole asperità della pista, mentre la seduta oggi è di telo sintetico robusto e confortevole, non più in corda, spiega Peter, svelando con un po’ di reticenza quello che fa la differenza in uno slittino di alta qualità, anche per i ‘dilettanti’.  E poi, sapevate che lasciare lo slittino al sole a lungo d’inverno, non va bene? E che dopo l’uso, alla fine della giornata, va riposto al chiuso in cantina o garage, ma non appoggiato, bensì nella sua posizione naturale…

A Torggler è anche dedicata la pista ‘Brugger Schupfe’ di Lazfons, una delle più belle piste naturali della Valle Isarco anche se non proprio facile: 5 km dalla malga di Velturno fino al paesino di Caerna, richiede una salita a piedi di 2 ore e si snoda in un ambiente selvaggio pieno di neve.

Ma in Valle Isarco non c’è che l’imbarazzo della scelta visto che di piste da slittino ce ne sono ben 50!

Alcune di esse sono davvero da record. Quella di Monte Cavallo, la stazione sciistica di Vipiteno, è dotata di innevamento programmato – quindi sempre agibile in sicurezza – ed è la più lunga d’Italia con questa caratteristica, nonché una delle piste più sicure dell’intero arco alpino: 10 km tra boschi e prati fin quasi nel centro della cittadina. Il livello medio facile – veloce, quindi, ma non pericolosa – assicura tanto divertimento. É servita dalla cabinovia Vipiteno-Monte Cavallo: la si può quindi ripetere fino a sfinimento, senza dover risalire a piedi!
E la sera è illuminata. I normali skipass dell’area sciistica e i giornalieri speciali solo per la pista da slittino sono validi anche la sera.

Anche alla Plose, area sciistica sopra Bressanone, c’è una pista naturale da record, percorribile anche di notte tutti i venerdì, fino al 7/3/2014, grazie all’apertura speciale della cabinovia della Plose, dalle ore 18.30 alle ore 23. In questo caso si potrà quindi provare l’emozione di scendere sotto le stelle con luci frontali, poiché la pista non è illuminata! Il percorso parte da Valcroce (in cima alla cabinovia) e riporta a Sant’Andrea, 1000 metri più in basso, dopo 11,7 km di emozione pura. Rimessa in sicurezza da qualche anno, è diventata così la più lunga pista su terreno naturale dell’Alto Adige.

Saperne di più
Le piste da slittino sono naturali (di solito, stradine forestali) attrezzate con opportune protezioni o cumuli di neve nei punti più difficili. Sono per tutti i gusti e per tutti i livelli (ma niente paura, se una pista è un po’ più difficile basta ‘andar di freno’, con i piedi). Tutte perfettamente battute, con fondo di neve naturale non troppo dura a volte misto con neve programmata per curare i punti più delicati, a volte appunto illuminate (in 6 casi), e quasi sempre attrezzate con ‘doverosa’ baita, in cima o in fondo, spesso aperte anche di sera: a Monte Cavallo-Vipiteno, sopra la stazione a monte, per esempio, c’è il rifugio Sternhütte, apprezzato per le specialità tipiche tirolesi; e alla Plose, in cima alla cabinovia di Sant’Andrea e poi dopo una passeggiata non troppo ripida (al ritorno si può scendere con lo slittino stesso), c’è la baita Rossalm, ottima per la cucina (specialità carne alla griglia), per ascoltare musica al sole oltre che per una fuga romantica (ha anche bellissime stanze in stile moderno per pernottare).

Straordinaria la pista di Valles: parte da Malga Fane, ove si trova a 1750 m un insediamento di antichissime baite e malghe in legno, in parte illuminata il venerdì per una slittata notturna con degustazione di prodotti tipici tirolesi nella baita Kurzkofel.
A Valles c’è anche una pista ‘vietata ai maggiori’, solo per bimbi, sicura e protetta, vicino alla pista Schilling. Altra pista da provare è la Gampenalm in Val di Funes con i suoi 7 km di lunghezza e 600 m di dislivello; interessante anche la pista proprio al confine di stato, ai Bagni di Brennero: la Zirog, lunga 6,5 km, che però richiede una lunga salita a piedi. In ambiente fiabesco le piste dell’Alpe di Villandro.
Ovviamente non è necessario possedere una propria slitta per godersi tutto questo ‘fun’: ci pensano le baite o i noleggi a fornire le velocissime slitte ‘made in Alto Adige’. Il noleggio si aggira sui 7 euro.

INFO: CONSORZIO TURISTICO VALLE ISARCO
www.valleisarco.cominfo@valleisarco.com

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