H. C. Andersen Hus, entrare in una favola: il moderno museo a Odense regala un’esperienza immersiva e unica a tutta la famiglia
“Life is the loveliest fairy-tale adventure!”, diceva H. C. Andersen. Varcare l’ingresso dell’Hans Christian Andersen Hus a Odense, museo a lui dedicato e inaugurato nel 2021, è davvero come entrare in una piacevolissima e fiabesca avventura: opera dell’architetto giapponese Kengo Kuma, natura e design avvolgono il visitatore con il calore del legno, la modernità delle grandi vetrate e gli ampi spazi definiti da forme curvilinee.
Che si tratti di un museo innovativo lo si coglie fin dai primi istanti. La visita avviene in autonomia grazie alle speciali cuffie che lo staff porge al visitatore: non serve digitare alcun numero sul pad come con una qualsiasi audioguida; il racconto, infatti, parte automaticamente grazie ai sensori dislocati nelle varie aree che si attivano seguendo i movimenti del visitatore. Una narrazione realizzata in prima persona come se fosse lo scrittore stesso a raccontarsi, insieme a voci di sfondo e suoni che aiutano a calarsi completamente nell’atmosfera di Odense del XIX secolo dove nacque H. C. Andersen il 2 aprile 1805. Figlio di una lavandaia e di un calzolaio nulla avrebbe fatto presagire che da quegli umili inizi potesse sbocciare il più grande scrittore di favole danese che avrebbe poi raggiunto fama mondiale.
Il museo racconta l’autore seguendo un’ideale viaggio di tre tappe attraverso la vita, le favole e il suo lascito che si intrecciano a formare un unico mondo.
Il viaggio inizia con la Vita: la sua città natale lo plasmò da subito attraverso paesaggi, storie e racconti che stimolarono la sua già fervida immaginazione. Si viene anche a conoscenza del suo inarrestabile bisogno di viaggiare, dei legami affettivi con persone che segnarono la sua vita, nonché scritti, disegni e oggetti ricordo.
La sezione Favole permette di esplorare dodici delle fiabe più famose. Forte era per lo scrittore l’interesse verso persone o oggetti apparentemente insignificanti perché in realtà ognuno può nascondere in sé una storia da raccontare al mondo. In quest’area si cercano oggetti da associare alle rispettive favole, ci si può accomodare su morbidi pouff a forma di roccia e immedesimarsi nella Sirenetta, vestirsi da imperatore, ascoltare la triste storia della Piccola Fiammiferaia o del Soldatino di Piombo e altra ancora.
L’ultima area è dedicata all’Eredità o lascito dello scrittore. Le sue favole sono state tradotte in 160 lingue e le sue opere sono ancora oggi fonte di ispirazione per artisti danesi e internazionali. In questa sezione è possibile ascoltare direttamente dalla voce di illustri personaggi come Andersen ha lasciato un segno nel loro modo di scrivere. Anche noi possiamo chiederci, ora, al termine del percorso museale: “Cosa insegna a noi Andersen?”
La visita si conclude con la Casa natale, la piccola casetta gialla a sei stanze sull’angolo di via Hans Jensens Stræde, dove vivevano sei famiglie, e attorno alla quale si sviluppa oggi l’intero museo.
Non ci si può congedare dall’H. C. Andersen Hus senza portare i bambini a Ville Vau, un vero mondo delle meraviglie, dove i piccoli potranno sentirsi parte ancora più viva di questa magia indossando splendidi abiti e fingersi principesse, cavalieri o troll di nuove fiabe. Circondati da luci soffuse, pouff morbidi a forma di giganti sassi, casette e imbarcazioni legno. E per mantenere l’ambiente pulito e curato si accede rigorosamente senza scarpe (per chi volesse, sono disponibili calze in lana da indossare).
Nella parte più alta del museo si trova l’Atelier-studio dove i bambini potranno dare libero sfogo alla propria creatività dipingendo con tempere e pennelli o disegnando e colorando comodamente in uno spazio riposante e accogliente.
L’adiacente Café Deilig, elegante e moderno, è il luogo ideale per farsi viziare con deliziosi piatti tipici, ma anche semplici sandwich o smørrebrød, torte e dolci, tutto realizzato con ingredienti di alta qualità.
Il biglietto del museo permette l’ingresso anche alla casa in Munkermøllestræde, dove lo scrittore trascorse la sua infanzia dall’età di 2 a 14 anni, periodo che egli stesso ricordò sempre con grande tenerezza nonostante la povertà in cui crebbe ma ambiente ricco di stimoli emotivi e immaginativi che gettarono le basi per le storie che lo resero famoso in tutto il mondo.
Oltre al museo ache la città di Odense con il suo centro storico, le case a graticcio, le bottegucce di un tempo, i ristorantini, i fiori, i parchi curatissimi attraversati dall’omonimo canale che la collega al fiordo merita naturalmente una visita. Clicca qui per maggiori informazioni sull’incantevole città di Odense.
C. Andersen in numeri:
- 1000 poesie
- 158 favole e storie
- 40 opere per il teatro
- 7 romanzi
- 5 cronache di viaggi
- 3 autobiografie
- 16 libri illustrati
- Innumerevoli disegni, schizzi e paper cutting (arte di tagliare la carta, ndr)
Info sul museo
- Gratuito per bambini 0-17 anni
- Al momento le audioguide sono disponibili in danese, inglese e tedesco. Pur non limitando l’esperienza per bambini di lingua italiana, è sicuramente consigliabile introdurli prima nel mondo dello scrittore, magari leggendo loro qualche favola già prima della visita.
- Scaricando la app USEUM, H.C. Andersen Hus, è possibile farsi guidare lungo il percorso “Phenomenal Footsteps” per le vie di Odense.
H.C. Andersen’s House · H.C. Andersen Haven 1
DK-5000. Odense C · +45 65 51 46 01 · museum@odense.dk – https://hcandersenshus.dk/en/
Testo di Elisabetta Redaelli
Foto: Rasmus Hjortshoej – COAST, Mette Riisager, Bjoern Klausen, Elisabetta Redaelli