A Bologna per scoprire la storia attraverso il magico mondo del Museo delle Bambole
Bologna è una città molto bella da visitare con i bambini, ricca di storia, con una gastronomia che, già da sola, vale il viaggio e con tante realtà particolari che meritano una visita. Fra queste vi consigliamo senz’altro una visita al Museo delle Bambole di Bologna.
Si tratta di una vasta raccolta di bambole, un’esposizione di oltre 500 esemplari provenienti dalla famosa collezione di Marie Paule Védrine Andolfatto una splendida e aristocratica signora di origini francesi che si è appassionata a questo tema e che già da tanti anni ricerca e colleziona bambole e che ha deciso di renderle visibili al vasto pubblico.
Grazie all’immenso lavoro del curatore, Marco Tosa, possiamo oggi ammirare rarissime bambole napoletane del XVII secolo con indosso i vestiti originali. Proseguendo lungo questa divertente linea temporale passiamo alle bambole di fabbricazione francese e tedesca, create in porcellana, legno, cartapesta, biscuit, cera, cartapesta.
Le bambole rappresentano molto di più di un oggetto: ci raccontano la storia, la cultura, l’evoluzione estetica, tecnica e materica di questi oggetti che ci accompagnano da oltre due secoli.
I visitatori troveranno bambole in legno, cera, cartapesta, porcellana, biscuit, tessuto, feltro, celluloide e vinile accompagnati da prestigiosi modelli di mobili in miniatura databili tra la seconda metà del XVIII e il primo quarto del XIX secolo, numerosi accessori per bambole e per il gioco al femminile, servizi da tavola in miniatura in porcellana, terracotta, vetro, metallo, argento, pentole di rame, alluminio, cucine, per lo più di produzione tedesca e francese.
Interessante vedere l’evoluzione di questi oggetti nel tempo, le differenze tra la produzione francese che ha generato modelli ricercati e molto raffinati, e quella tedesca destinata ad un mercato più ampio, oggi diremmo “di massa”. Le bambole non servivano solo per intrattenere le bambine anzi inizialmente avevano una funzione educativa, le bambine utilizzando le bambole per imparare a comportarsi, le dovevano vestire, pettinare utilizzando tutti gli accessori che avevano a disposizione, così imparavano come dovevano comportarsi loro stesse in società, apprendevano a vestirsi con eleganza e ad agghindarsi per le varie occasioni sociali.
Le bambole erano di esempio anche per le giovani donne. Pensate che nel ‘700, non essendoci le riviste di moda, alcune bambole venivano mandate nelle città importanti come fossero modelle in modo che le signore potessero prendere spunto per ciò che riguardava la moda e le acconciature. Le bambole non erano solo giocattoli!
In Francia e Germania la produzione cominciò prima che in Italia, da noi la produzione cominciò nel 1870 circa, in quel periodo si affermò la famosa fabbrica Lenci. Dalle bambole del ‘700 fino alle Barbie, in questo bel Museo possiamo fare un percorso storico davvero affascinante! Un vero e proprio excursus storico che passa dalla produzione esemplari francesi, tedeschi ed extraeuropei e che aiuterà i visitatori a capire la loro evoluzione nel tempo.
Ad esempio, si può intuire come l’uso della porcellana e poi del biscuit cambiarono l’estetica delle bambole, le bambole nella loro evoluzione divennero sempre più realistiche e vicine alla realtà. Un altro aspetto molto interessante sono gli oggetti di arredamento dell’epoca che accompagnano le bambole nel tempo: il loro cambiamento è il cambiamento di epoche antropologiche e culturali diverse.
Il Museo offre inoltre anche tante attività per i più piccoli: dalla caccia al tesoro ai laboratori di moda, dalla tradizione delle fiabe ai percorsi di benessere. Un museo interattivo che vi coinvolgerà piacevolmente. Da quanto abbiamo detto potete dunque capire che non si tratta solo di un museo di giocattoli ma di un percorso nella storia ecco perché è adatto sia ai piccoli sia ai grandi.
Il Museo si trova a Bologna, in via Riva di Reno 79, nella suggestiva mansarda di Palazzo Felcini-Fibbia. Telefono: 051/4845740.
di Chiara Rosati
Foto: Stefano Monteleone