Napoli: la città della felicità
In attesa che si possa ricominciare a viaggiare come facevamo fino al 2019, questo periodo difficile e particolare che stiamo vivendo può, con tutte le accortezze e le attenzioni del caso per la sicurezza nostra e di chi ci sta vicino, offrire l’opportunità di riscoprire le nostre città sia che ci si viva, sia che ci si possa andare anche solo per un paio di giorni. E allora cominciamo e …. buona scoperta!
Gioia, vivacità, leggerezza e buon umore. Questa è Napoli, meta perfetta per grandi e piccini. Vedi Napoli e poi muori, concluse lo scrittore tedesco Goethe, estasiato dalla bellezza, dalla posizione e dalle meraviglie di Napoli. Ma a noi piace declinare gli splendori di questa città in un altro modo: vedi Napoli e poi vivi. Perché la carica di vivacità, gioia, leggerezza e buon umore che questa città lascia addosso non ha eguali, in Italia e nel mondo.
Napoli è unica: lo è per i grandi, i genitori, che apprezzano i tesori archeologici e lo splendore di palazzi, castelli e chiese. Lo è per i bambini, a cui non è mai negato un sorriso ed è riservata una montagna di opportunità. E lo è per tutti, per l’eleganza d’altri tempi di persone con grande spontaneità e profonda umanità. Senza dimenticare, d’obbligo farlo, le meraviglie della cucina. Attorno a una tavola imbandita con la pizza e i leggendari dolci sono tutti benvenuti. E tutti straordinariamente felici.
- Indice dei contenuti
- Siamo piccoli sì, ma protetti dai leoni
- La grande giornata dei tesori di Napoli
- A Napoli piccoli scienziati con il camice bianco … da sporcare
- Avanti un altro! L’Ospedale delle bambole di Napoli e gli altri musei imperdibili
- I parchi e le ville di Napoli
- Piccole gambe alla conquista del Vesuvio
- A Napoli tra gallerie e capsule hotel
- E quando arriva l’ora della merenda…
Siamo piccoli sì, ma protetti dai leoni
Punto di partenza e di arrivo di una vacanza a Napoli è Piazza del Plebiscito. Tra le più grandi d’Italia, lascia a bocca aperta perché non si sa bene dove porre lo sguardo in questo ampio spazio liberato dalle auto che un tempo era solo uno slargo per le feste popolari. Sul Palazzo Reale sfumato di rosa o sulla copia del Pantheon di Roma? Sulla foresta di colonne che sembra voler donare un rassicurante abbraccio protettivo o sulla statua equestre di Carlo III di Borbone? Piazza del Plebiscito, Palazzo Reale, il Maschio Angioino, Castel dell’Ovo, le residenze reali, i palazzi nobiliari: Napoli è un vero e proprio museo a cielo aperto. Ma mentre mamma e papà decidono cosa fare e cosa vedere, i bambini saranno di certo andati ad accarezzare i leoni di pietra dall’aspetto buono e pacifico.
Sembra che siano lì proprio per attendere i più piccoli per un breve momento in compagnia. Già, perché la pausa dura poco e la visita al Palazzo Reale attende tutta la famiglia. Che in realtà con le ricchezze custodite tra opere, dipinti, arredi e oggetti è una caccia al tesoro. Se Napoli è vita, il modo migliore per conoscere e far conoscere ai bambini questa città è viverla. Osservarla e ascoltarla per le strade e nelle piazze, sul lungomare e nelle pizzerie, nei caffè storici e nei teatri, nei musei e nelle chiese.
In qualche modo sono le stesse meraviglie e la bellezza di Napoli a fare da guida per ciascuno dei giorni di vacanza. Ecco, la città è nelle strade e nelle piazze con i vicoli del centro con le botteghe, le bancarelle e i negozietti uno accanto all’altro e sempre ricolmi di statuine in terracotta, casette di sughero, oggetti meccanici e miniature. E con i profumi delle cucine che raggiungo il naso e il cuore, mentre le pizzerie, sempre piene, accolgono i clienti.
La grande giornata dei tesori di Napoli
Si chiama Castel Nuovo, ma in realtà è più conosciuto come Maschio Angioino. È quel poderoso castello che con le sue enormi torri è uno dei simboli della città. Qui i bambini possono giocare a fare il re, passando proprio sotto al rinascimentale arco di trionfo situato all’ingresso, chiamato Torre della Guardia, che ricorda l’entrata in città di Alfonso V d’Aragona.
Uno scatto con lo smartphone è d’obbligo! Il passaggio dagli abiti regali a quelli più modesti ma altrettanto dignitosi dello sciuscià può essere molto breve perché a pochi passi la bella Galleria Umberto I, storico centro mondano di Napoli che per oltre mezzo secolo ospitò i celebri i lustrascarpe della città, invita a una bella passeggiata. Da un tesoro all’altro, lo splendido Teatro San Carlo, tra i palcoscenici più importanti del mondo, oltre che il più antico teatro lirico di sempre, e una seconda passeggiata sul lungomare con l’indimenticabile cartolina sul mare, fanno inevitabilmente riattivare i sensori della fotocamera. Tutto in una giornata.
A Napoli piccoli scienziati con il camice bianco … da sporcare
Il quartiere di Bagnoli ospita la Città della Scienza che sta diventando giorno dopo giorno più bella per mettersi definitivamente alle spalle il rogo devastante di pochi anni fa. C’è una ragione ben precisa perché questa grande area espositiva divisa per fasce di età – 0-3, 4-6, 7-9 anni – piace così tanto ai bambini: qui è vietato non toccare. Significa che possono esplorare e sperimentare ogni ambito della scienza giocando e divertendosi. E dunque imparando con facilità qualcosa di utile e di affascinante.
Accanto ai laboratori per bambini di fisica e astronomia, di vulcanologia e alimentazione, l’Officina dei Piccoli e le sempre nuove mostre sono ulteriori richiami irresistibili a ogni età. Meglio allora prendersi tutto il tempo necessario per conoscere, socializzare e divertirsi, alla scoperta del corpo umano con Corporea, o delle stelle e dei misteri dell’universo con il Planetario 3D. Ogni fine settimana il Science Centre di Città della Scienza propone un programma di attività di animazione e laboratori per famiglie.
E se poi si è anche fortunati e il giorno del compleanno coincide con quello della visita, lo speciale science party permette di renderlo memorabile. A proposito di meraviglie del cielo, anche l’Osservatorio astronomico di Capodimonte organizza attività per bambini, come le giornate Astrokid di divulgazione.
Avanti un altro! L’Ospedale delle bambole di Napoli e gli altri musei imperdibili
Dove, se non a Napoli, trovare un Ospedale delle Bambole? Uno di quelli che si occupa solo della salute dei giocattoli. E non si tratta di una iniziativa improvvisata, ma di un’attività che va avanti da ben quattro generazioni. Due secoli di giochi sono raccontati attraverso pupazzi e orsacchiotti di pezza, bambole in porcellana e divertimenti di una volta a cui questi specialissimi medici concedono una seconda vita (e in molti casi anche una terza e una quarta).
L’Ospedale delle Bambole a Spaccanapoli, dove un tempo si concentravano le residenze degli uomini potenti, permette di prenotare una visita all’ambulatorio (o meglio, al bambolatorio), organizzato con tanto di corsia di ospedale, lettini, camici e ricettari. Con la partecipazione a un appuntamento di questo tipo, il soggiorno dei bambini diventa fatalmente indimenticabile.
Non solo, ma il Bambolatorio dell’Ospedale delle Bambole allestisce anche il “libero spazio gioco” per trascorrere più tempo nell’ambulatorio con i propri amici. Non più di 5, siamo comunque in un luogo delicato! In compagnia del giocattolo da non cui non si riesce proprio a staccarsi o dell’orsetto amico, i bambini si trasformano in veri e propri dottori delle bambole con tanto di camice e stetoscopio per prestare le cure che servono. E siccome siamo a Napoli, terra di generosità e di golosità, non dimentichiamolo mai, l’Ospedale della Bambole offre la “pizza bambolina” a tutti i bambini che fanno visita alla bottega. È arrivato il momento di prenotare?
E poi, chi l’ha detto che i musei sono noiosi? A pochi passi dal Duomo, il Museo d’arte contemporanea Donnaregina (Madre, appunto) propone attività didattiche all’interno della struttura nella convinzione che il museo possa essere un luogo di apprendimento e di istruzione con tono leggero. La grande sala al piano terra è spesso trasformata in uno spazio ludico con costruzioni a grandezza reale. I destinatari? I bambini, naturalmente. E tanto per capire come tradizione e modernità vadano a braccetto, nell’ottocentesco Palazzo Donnaregina che ospita Madre sono allestiti anche eventi speciali di ogni genere, perfino feste e serate con i dj più famosi del momento. Dove consultare il calendario aggiornato degli appuntamenti? Sulla pagina Facebook del museo, siamo nell’era del 2.0.
E di museo in museo, le altre opportunità da annotare in agenda sono:
- il Museo Archeologico Nazionale: con la sua ricca collezione di monete e una sezione egizia è il più importante museo archeologico d’Europa.
- il Museo Nazionale di Capodimonte: circondato da un grande parco, ospita il meglio della produzione artistica partenopea.
- il Museo Nazionale della Ceramica Duca di Martina: vetri, coralli, avori, oggetti in cuoio, smalti e porcellane, qui c’è un nuovo mondo.
I parchi e le ville di Napoli
Ogni stagione è quella giusta per visitare Napoli con i bambini con lunghi e piacevoli tour. Perfino d’inverno il clima è mite e se le estati sono calde e secche, la brezza marina proveniente dal golfo regala una piacevole aria rinfrescante. Spazio allora in qualunque momento dell’anno al divertimento all’aria aperta nelle zone verdi della città, come Villa Comunale, Villa Floridiana dove immaginare storie di folletti ed elfi o il Parco Virgiliano, ma anche lo Zoo e il Parco della Mostra d’Oltremare dove i bambini entrano in contatto con la natura e gli animali.
Piccole gambe alla conquista del Vesuvio
Avete presente quelle bellissime immagini da cartoline che ritraggono la città di Napoli con l’inconfondibile sagoma del Vesuvio alle spalle? Bene, adesso è il momento di fare il percorso opposto ovvero risalire le pendici del vulcano (ancora attivo!) e salutare tutti dall’alto. Sì, il percorso è adatto anche ai più piccoli purché si ricordino di infilare nello zainetto un paio di piccole e ristoratrici bottiglie di acqua.
Il percorso è molto semplice e non c’è nulla di faticoso perché è lo stesso Parco nazionale a organizzare le gite per famiglie. La ricompensa per accettare di essere poco alla volta ricoperti di polvere vesuviana è la magnifica vista sulla città e sul golfo. E anche poter dire, al ritorno tra i banchi di scuola, “io ci sono stato”. Anche questa è un’occasione di crescita perché la visita all’Osservatorio Vesuviano (il più antico del mondo) con la sua mostra permanente sui vulcani permette di scoprire come e perché avvengono le eruzioni ancora oggi.
Il legame con i più piccoli da parte di questa struttura è dimostrato da un particolare: la collezione delle domande dei bambini messe in bella evidenza anche sul sito web ufficiale. Qualche esempio? Se i pompieri vengono e cercano di spegnere la lava, ci riescono? Dove vai se scoppia il Vesuvio? Quando vai dentro il vulcano come è dentro? Perché la lava è calda? Tanti anni fa quando il Vesuvio è esploso e la lava è arrivata anche a Pompei, le persone incenerite dove le hanno messe? E per ciascuna di queste domande c’è anche una precisa risposta. Perché anche i bambini con i loro dubbi meritano rispetto.
A Napoli tra gallerie e capsule hotel
Fantasia e inventiva sono di casa qui a Napoli. E allora può succedere che le sorprese si presentino appena messo piede sulla terra partenopea, quasi che si entri in una nuova dimensione. Anzi, è proprio così se all’aeroporto Napoli Capodichino ha da poco aperto il primo capsule hotel italiano. Bed and Boarding, insomma, e non è la sola novità sorprendente perché esiste anche una Napoli nascosta che inevitabilmente cattura la curiosità di piccoli e grandi.
Si trova proprio al di sotto delle strade più trafficate della città: sopra il caos e il vociare delle vie del centro storico, sotto la quiete millenaria. Una Napoli parallela scavata dall’uomo in migliaia di anni. Con un tour di circa un’ora i bambini si trasformano in piccoli hobbit alle prese con un viaggio nel tempo lungo più di duemila anni. Siamo nella Napoli sotterranea.
E quando arriva l’ora della merenda…
C’è solo l’imbarazzo della scelta: sfogliatelle ripiene di ricotta e canditi (riccia o liscia?), Babà con la crema, struffoli di pasta fritta e miele, generose fette di pastiere, il profumato dolce a base di ricotta, zucchero, uova, vaniglia e fiale d’arancio che non manca mai a Pasqua in casa dei napoletani. Napoli è il paradiso di piccoli e grandi golosi. A voi la scelta della pasticceria più buona mentre mamma e papà sorseggiano la classica tazzina di caffè e magari un ottimo limoncello con lo sguardo puntato sul golfo.
Immagini: Stefano Monteleone