Roma: cultura, cibo e storia per tutta la famiglia
In attesa che si possa ricominciare a viaggiare come facevamo fino al 2019, questo periodo difficile e particolare che stiamo vivendo può, con tutte le accortezze e le attenzioni del caso per la sicurezza nostra e di chi ci sta vicino, offrire l’opportunità di riscoprire le nostre città sia che ci si viva, sia che ci si possa andare anche solo per un paio di giorni. E allora cominciamo e …. buona scoperta!
Quante sono le strade del mondo? Forse nessuno lo sa, ma di certo tutte portano a Roma. E tutte hanno visto passare milioni e milioni di bambini. Perché la Capitale d’Italia è una città senza età, per tutti e di tutti. È un patrimonio dell’umanità perché sui quei sette colli se ne sono viste di tutte i colori e i racconti di un tempo continuano anche adesso a lasciare a bocca aperta.
Sulle rive del Tevere scorre una narrazione senza tempo, come una lama di luce incantata che illumina il presente, accarezza i bambini e li proietta in una storia attuale, attualissima. E con una particolarità: la simpatica voce dei romani che rallegra le strade e invita i bambini alla leggerezza in qualunque parte della città tra Piazza di Spagna e Piazza del Popolo, tra i resti (e che resti!) del Colosseo e la Bocca della verità. Si parte.
- Indice dei contenuti
- Roma: una bella storia da raccontare ai bambini
- Il vero stadio di Roma è il Colosseo
- Fontana di Trevi e il Pantheon: la fontana con i cavalli e il tempio con l’occhio
- Roma è una grande altalena su cui salire a occhi aperti
- La città del Vaticano: benvenuti nella città nella città
- Ma quanto è ancora viva ed emozionante la storia di Roma?
- A Roma c’è un cuore verde che batte per i bambini
Roma: una bella storia da raccontare ai bambini
Roma è una città per bambini. Nonostante la sua immensità, o forse proprio per questo, le possibilità di ricavare intimi spazi di divertimento in famiglia sono sterminate e l’uno diverso dall’altro. Questa è una storia che inizia tanto tempo fa e che prende le mosse dal colle più piccolo di Roma, il Campidoglio, forse il più importante. Due cavalieri di pietra fanno la guardia alla scala che porta lassù in cima, dove si trova una maestosa quercia da cui Giove, dio dei fulmini e padre degli dei, ha visto crescere una nuova città.
Ecco, Roma è nata tra eventi straordinari e segni magici, dai gemelli Romolo e Remo allevati da una lupa, adesso simbolo eterno della città che, pietra dopo pietra, è diventata la più famosa di tutti. Non è una bella storia da raccontare ai bambini? Fin dalla prima visita si viene conquistati per sempre.
Perché ci sono arte e cultura, ma anche il sapore di dolce vita, circondati da luoghi simbolo dell’antichità che ricordano l’epoca d’oro di Roma caput mundi. Per tutta la famiglia questa diventa allora la città indimenticabile in cui sognare di tornarci più volte per scoprire ogni volta un nuovo pezzetto di una grande avventura. Le vie del centro storico ospitano boutique, caffè, ristoranti e bar raffinati, mentre sulle piazze venditori ambulanti e artisti di strada cercano di attirare l’attenzione della folla e catturare la curiosità dei bambini.
Il vero stadio di Roma è il Colosseo!
Lo spettacolo è duplice: da una parte la visita del maestoso Colosseo, lo stadio della città, lascia a bocca aperta. Ma niente paura: provoca lo stesso effetto sia ai grandi e sia ai bambini. Dall’altra c’è la storia dietro a questa arena che, in alcuni casi, veniva perfino riempita d’acqua per mettere in scena le battaglie navali. Ed è una storia di applausi e grida di migliaia di cittadini, di forzuti gladiatori che si affrontavano in lotte coraggiose mentre dalle botole segrete sbucavano belve affamate. Che spettacolo!
E quando i bambini decidono di fare una pausa per riprendersi dai racconti incredibili e tutti veri, il gioco del conteggio degli archi del Colosseo li riporta alla realtà. Ma solo per poco perché subito dopo ricomincia il tour con i bambini tra le bellezze di Roma. Come l’Arco di Costantino, anch’esso custode di tantissime storie: da qui passava il corteo del trionfo per festeggiare i generali valorosi. Il Foro romano è invece al centro della città. Ecco per avere un’idea dello spettacolo incredibile, basta cercare la colonna più alta e immaginare com’erano grandi quei palazzi (e come sono piccoli i bambini).
Poi, come un tesoro invisibile, spunta all’improvviso la Domus Aurea, la casa d’oro dell’imperatore Nerone che ha incendiato Roma e suonava la lira mentre la città bruciava. Insomma, è chiaro come ogni angolo della città antica conservi segreti e storie affascinanti per i genitori e per i bambini, desiderosi di saperne sempre di più.
Fontana di Trevi e il Pantheon: la fontana con i cavalli e il tempio con l’occhio
Tutto è speciale a Roma, anche quella strana casa che in realtà è un tempio… con l’occhio. Si tratta del Pantheon con la più grande cupola in calcestruzzo mai realizzata senza rinforzi. Da migliaia di anni i raggi del sole e della luna attraversano l’Oculus ovvero quel buco speciale che, come un grande occhio, guarda verso il cielo dalla cupola del tempio degli dei. Chi l’ha costruito? Gli antichi romani, che qui pregavano i potenti dei, signori dei fulmini e dei tuoni, della musica e della terra, del sole e delle feste.
Bambini e genitori sono travolti dalla bellezza anche poco più in là, dalla vicina Fontana di Trevi con le sue potentissime sculture: il cavallo imbizzarrito che ricorda la furia del mare, il cavallo calmo che richiama la tranquillità delle onde e il dio oceano che spunta tra gli scogli. È permesso rimanere a bocca aperta. Ai bambini che hanno più fiato è poi concesso salire, gradino dopo gradino, la scalinata di Piazza di Spagna.
Già, Roma è la città delle piazze. Serie, festose, allegre, raffinate, se ne incontrano tantissime, come l’elegante Piazza di Spagna, appunto, con la sua fontana della Barcaccia che ricorda le barche giunte fin qui spinte dalla piena del Tevere, i ciuffi di fiori colorati e i tantissimi gradini, che diventano all’occorrenza le poltrone più comode per i passanti affaticati. E se dopo essere arrivati in cima, curiosità e forza guidano il cammino, il consiglio è di raggiungere con i bambini Via Gregoriana e scoprire l’ingresso di un palazzo spaventoso. La porta è la bocca spalancata di un mostro di pietra!
Rumoroso e colorato, Campo de’ Fiori è un altro dei punti imperdibili della vita romana: di giorno ospita un famoso mercato e di sera si trasforma in un vivace convivio all’aperto, quando sulla piazza si riversano gli avventori di ogni età dei bar e ristoranti.
Roma è una grande altalena su cui salire a occhi aperti
Sono allora sette i colli di Roma: significa che lunghe discese e ripide scalinate, salite improvvise e labirinti di vicoli sono la regola, quasi che fossimo su un’immaginaria altalena che indicò il posto dove costruire la Basilica di Santa Maria Maggiore. Le famiglie che si trovano nel mese di agosto a passare da quelle parti assisteranno al lancio dalla cupola di tanti petali bianchi, come se fossero leggeri fiocchi di neve.
Non poteva mancare una leggenda sul Campidoglio: la statua dell’imperatore a cavallo che scruta la città diventerà un giorno tutta d’oro e la civetta tra le orecchie del destriero volerà via. Sarà così? Ma soprattutto, vista la civetta? Proseguendo sul Colle Aventino, a Piazza Cavalieri di Malta, c’è un portone con una serratura molto ma molto speciale. Se la porta della villa è chiusa ci saranno sicuramente altri curiosi in fila.
Aspettano di poter poggiare l’occhio sul grande portone e di guardare attraverso il buco della serratura. Qui si può ammirare una prospettiva speciale della Cupola di San Pietro, lungo il viale dei Giardini dell’Ordine costeggiato da alberi. La vista è emozionante di giorno di notte, e inaspettata per chi la conosce. Una curiosità: ai suoi piedi sorge il rione popolare di Testaccio, fulcro della vita notturna e fiero baluardo della cucina tradizionale romana.
La città del Vaticano: benvenuti nella città nella città
Piazza San Pietro è già Città del Vaticano, la città nella città. Una semplice linea di marmo sul pavimento la separa da Roma. Un piccolo salto e come per magia si entra in un nuovo Stato. Qui accorrono ogni giorno migliaia di persone da tutto il mondo per ascoltare le parole del papa, il pastore saggio che custodisce le chiavi del cielo. Ma anche un luogo così sacro come questo può diventare un’occasione per giocare con i bambini. Sul pavimento intorno all’obelisco arrivato dal lontano Egitto, sono presenti i volti e i nomi del vento. Pronti a trovarli tutti?
Entrare nella basilica con i bambini significa avventurarsi in un irripetibile viaggio nel tempo in cui le pitture diventano vive, le statue ci osservano, le piccole api e le due lucertole sulle colonne del baldacchino che si attorcigliano sembrano muoversi e si vive l’impressione di camminare dentro una nuvola colorata. La stessa che si prova nella Cappella Sistina, dove i colori vivaci sulle pareti e il soffitto raccontano le storie della Bibbia meglio di un moderno film in 3D. Il Passetto, un passaggio nascosto in un alto muro, collega invece Città del Vaticano a Castel Sant’Angelo, l’antica fortezza dei papi.
Ma quanto è ancora viva ed emozionante la storia di Roma?
Chissà quante fiabe e leggende potrebbero raccontare le sue pietre… Ma forse qualcuno lo ha veramente fatto, le statue parlanti. Un volto mostruoso è pronto a morsicare chiunque abbia detto una bugia, bambini compresi. Si tratta della Bocca della verità e solo i più coraggiosi hanno il coraggio di infilare la mano nelle sue fauci. In origine la Bocca era parte di una fontana o il coperchio di un antico tombino. Si trova nel portico di una chiesa medievale, la Basilica di Santa Maria in Cosmedin, e nella via che porta il suo nome, fa la sua comparsa la statua del Babuino: è un’altra statua parlante, ma ha così tanti peli sul corpo da sembrare una scimmia. Un consiglio per affrontare queste belle ma lunghe camminate? Portare con sé una borraccia da riempire all’occorrenza di acqua in una delle molte fontanelle, chiamate nasoni, lungo la strada.
Ma poi cosa c’è di meglio che fare una sosta all’interno di uno di quei musei che piacciono così tanto ai bambini? Ne segnaliamo cinque:
- Explora: Museo dei Bambini di Roma: vicino a Piazza del Popolo c’è questo museo interattivo con parco giochi per i bambini sotto i 12 anni.
- Museo delle Mura: situato in una delle antiche porte della città si può camminare lungo un tratto delle Mura Aureliane.
- Museo delle Cere: come trovarsi faccia a faccia con papi, rock star e calciatori
- Technotown: il museo nel Villino Medievale di Villa Torlonia con laboratori e giochi, tra Lego e realtà virtuale, un quartier generale dedicato al sapere e alla creatività per chi ha dai 6 ai 100 anni.
- MAXXI: Le sue sale progettate da Zaha Hadid e illuminate da installazioni sonore sono già perfette per la curiosità dei bambini, se poi si aggiungono mostre temporanee di giovani talenti e laboratori didattici per i bambini dai 4 anni in su, il MAXXI, il Museo Nazionale delle Arti del XXI secolo, diventa il luogo ideale per tutta la famiglia, che ama le suggestioni dell’arte contemporanea.
L’abbagliante bellezza di Roma è sotto gli occhi di tutti, ma scavando sotto la superficie ed entrando nei piccoli musei si scopre un’altra città, tutta da esplorare. Agli amanti della buona tavola questa magica città offre una scelta sterminata. L’ultima moda in fatto di cibo è la passione per lo street food. Oltre alle molte pizzerie al taglio e gelaterie, in tutta la città hanno aperto i battenti diversi locali trendy che servono classici spuntini romani come i supplì, le gustose crocchette di riso fritte di cui sono ghiotti i bambini (e i loro genitori).
A Roma c’è un cuore verde che batte per i bambini
La grande Roma, la città eterna, punto di arrivo di tutte le strade e dei popoli del mondo. Eppure in questa metropoli che non sta mai ferma c’è un Orto Botanico che rappresenta la quintessenza della pace. E all’interno di questa struttura c’è una piccola isoletta di armonia: il Giardino giapponese. I giochi d’acqua, le piccole cascate e i due laghetti, in pieno stile orientale, sono una suggestiva finestra in un mondo nuovo. E grandi e piccoli sono certamente pronti ad affacciarsi per ammirarne la bellezza.
L’Orto Botanico di Roma dell’Università La Sapienza è anche tanto altro. È il Giardino degli aromi per sentire gli odori della natura, è l’Orto dei semplici cioè delle piante medicinali, è quello degli alberi e delle serre monumentali, delle piante acquatiche, della Valletta delle felci, del roseto, delle palme e del bambù con una collezione tra le più ricche in Europa.
Ma che dire dei Giardini di Villa Borghese, ampolla verde lontana dal traffico della città? Dentro ai Giardini, la Casina di Raffaello è la casa dei giochi: il punto di ritrovo per i bambini per divertirsi e volare con la fantasia nel mondo dei libri, delle storie e delle figure. Oltre alla serenità del luogo, la maggiore attrattiva è il Tempietto di Esculapio, copia di un tempio romano posta su un isolotto artificiale al centro del lago.
Di giardino in giardino, ecco quindi il Bioparco di Roma, l’inizio dell’avventura alla scoperta degli animali. Perché tra un salto al villaggio degli scimpanzé e uno al cospetto del re della foresta, gli amici con cui fare la conoscenza sono tanti e tutti un po’ buffi. Come in fin dei conti sono i bambini.
Immagini: Michele Monteleone, Stefano Monteleone